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Danza Propedeutica

 disegno cantoballo A

DANZA PROPEDEUTICA

Per bambini età 6-10 anni

Il corso prevede lo studio di esercizi preparatori (propedeutici), alla tecnica della danza classica-accademica e alla tecnica della danza moderna. Durante le lezioni si imparerà ad usare lo spazio scenico, ad ascoltare vari tipi di musica, allo scopo di avvicinare il bambino al movimento, in modo più naturale e spontaneo possibile.Verrà in questo modo stimolata la creatività, la fantasia, l'interpretazione, l'improvvisazione del bambino e si elaboreranno insieme all'insegnante, piccole coreografie su canzoni di vari generi musicali, abituando così gli allievi sin da piccoli a danzare su ritmi diversi, come quelli della musica classica, pop, jazz, e altro ancora.

 

disegno cantobimba Edisegno cantobimbo F

SIGNIFICATO DI “DANZA PROPEDEUTICA” (dal libro “Avvio alla Danza” di Elena Viti – Gremese Editore)

La propedeutica della danza è la preparazione fisico-mentale-creativa rivolta a studenti compresi nella fascia di età fra i sei e i dieci anni e di conseguenza deve dare al bambino una visione quanto più ampia possibile dell’idea di movimento in rapporto al contesto culturale del momento in cui si opera. Dal 1975 l’Accademia Nazionale di Danza, programmò, d’intesa con i circoli didattici, l’istituzione di un corso di propedeutica della danza presso le scuole elementari statali, parallelamente ai corsi interni (...).L’intento preciso era quello di uscire fuori dallo stretto specifico dell’Accademia, per intervenire all’interno degli studi elementari con un fondamentale contributo all’apprendimento globale dell’infanzia nell’ambito delle attività motorie, creative ed espressive. Il programma iniziale era quindi già ricco di nuovi contenuti: il bambino, predisposto o meno alla danza, poteva scoprire il movimento del corpo, quindi il corpo stesso, come una delle componenti espressive più importanti e necessarie (...).Naturalmente, nel corso degli anni le esperienze fatte nell’ambito di una realtà scolastica quale quella della fase primaria dell’obbligo, hanno fornito spunti per un arricchimento costante della didattica, aggiungendo nuovi contenuti al programma di lavoro. Ciò che oggi si insegna come propedeutica, si discosta pertanto in modo sostanziale dal programma originario e costituisce una base di partenza per individuare attitudini e predisporre mentalmente ad un’ottica moderna del movimento. Insieme ai bambini, si affrontano analisi del movimento che sono ricerche continue degli elementi essenziali della dinamica: peso, energia, spazio, campo visivo, suono, concentrazione, equilibrio e così via (...).L’insegnante, libero da ogni sistema preconcetto, deve sviluppare un discorso basato sulle esperienze già fatte; esperienze che in qualche modo sono la traccia di un processo di lavoro in continua verifica in cui bambini ed insegnanti cercano insieme metodologie nuove e processi di elaborazione che corrispondono al concetto moderno di studio come continua ricerca di programmi e costante verifica di essi. Lo studio tecnico di volta in volta adeguato all’insegnamento della propedeutica gravita intorno a due momenti essenziali: far conoscere analiticamente ai bambini il proprio corpo e indagare sui processi creativi. L’orientamento del lavoro va verso la riscoperta delle energie e dei principi elementari del corpo. I concetti fondamentali attorno ai quali si sviluppa la conoscenza del movimento sono: - l’allineamento e il centro di gravità, come centro della massa corporea nel momento dell’ascolto delle proprie possibilità dinamiche nei vari stati del corpo (stesi sul pavimento, seduti, in piedi) e nello spostamento del corpo attraverso lo spazio;- il peso che può essere inteso sia come assistenza alla gravità che come resistenza ad essa; - l’energia, intesa come diversità delle qualità di forze e del fluire del movimento nello spazio; - lo spazio, come conoscenza delle possibilità di disegno che il corpo ha muovendosi nelle tre dimensioni; - il ritmo, come studio delle diverse velocità del movimento; - il campo temporale (uditivo) come conoscenza del suono nello spazio mentre il corpo è in movimento e del rapporto con l’esistenza sonora di tutto quello che esiste intorno;- il campo visivo come conoscenza percettiva dello spazio mentre il corpo è in movimento e del rapporto con quello che lo circonda(danzatori, oggetti, limiti). Parallelamente allo studio del corpo e delle sue possibilità di movimento è essenziale completare lo studio attraverso metodologie rivolte allo sviluppo creativo del bambino, quali l’improvvisazione e la progettazione. Lo studio dell’improvvisazione è importante per creare nel bambino un vocabolario personale di movimento che nasce dal proprio corpo. Le varie esperienze che si ottengono nel “presente” stesso in cui avviene l’improvvisazione, strutturata intorno a materiali diversi, possono essere utilizzate nell’idea di progettazione che riguarda il momento più complesso della creatività dove il bambino confronta il proprio materiale con gli altri, lo compone, lo verifica, lo memorizza, lo ripete.

Libri didattici consigliati:

"Educare alla danza" di Elena Viti Editore Gremese"

"La danza per i bambini. Metodologia della danza educativa" di Elena Viti Editore Gremese